Un apparato di sorveglianza tentacolare e invisibile, pericoloso per la privacy e costruito sotto il naso del pubblico da tech company, forze dell’ordine e aziende. Quello delle tecnologie di riconoscimento facciale è un tema che negli ultimi anni ha fatto discutere moltissimo negli Stati Uniti. Ora, la città di Portland, nell’Oregon, ha passato una legge esaustiva che ne vieta l’uso sia nel settore pubblico che in quello privato, scatenando le preoccupazioni di giganti come Amazon ma anche le speranze di moltissimi attivisti.